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6 libri sulla felicità: i romanzi di narrativa consigliati


“Ah, felicità… Su quale treno della notte viaggerai…” cantava Lucio Dalla. Ma non solo i cantanti, anche molti scrittori hanno scritto libri sulla felicità.
Ma cos’è la felicità? Secondo il dizionario è la compiuta esperienza di ogni appagamento. Eppure è un’esperienza così soggettiva da cambiare d’abito a seconda della persona: benessere, tranquillità, realizzazione, condivisione, pace interiore o, al contrario, euforia.
Nel campo della narrativa, ecco sei libri sulla felicità che trattano dell’argomento raccontando al contempo una storia.


Momenti di trascurabile felicità

di Francesco Piccolo

Francesco Piccolo, con leggerezza, ma al contempo sensibilità ed intelligenza, in questo romanzo ci parla di quei brevi, effimeri momenti in cui, inaspettatamente, accade qualcosa di prezioso che ci dà gioia, benessere, o anche solo soddisfazione. Un concentrato di attimi che tutti viviamo e abbiamo vissuto, una sintesi di piccole, innocenti debolezze, come curiosare fra le cose degli altri in bagno, passeggiare in una città deserta in agosto, trascorrere del tempo con qualcuno che vedi solo ogni tanto o tornare col pensiero a qualcosa del passato che sai che non ritornerà più. Un libro ironico, divertente che fa sorridere, ma anche riflettere perché, anche se sarà banale, non dovremmo mai dimenticarci che, come si dice, la felicità sta nelle piccole cose. Ispirato al libro è stato realizzato un film nel 2019 per la regia di Daniele Lucchetti.


C’è anche una piccola felicità malinconica, alla quale mi sono rassegnato. Succede quando scopro un libro, un film, delle canzoni. Cerco di comunicare il mio entusiasmo, ma succede sempre che l’ho scoperto troppo tardi. Quell’autore era meglio prima. I libri precedenti, i film precedenti, i dischi precedenti, quelli sí.

Francesco Piccolo


Il cinema della felicità

di Maurício Gomyde

Un romanzo che parla di un cinema, anzi di un “Cinema felicità” che, come dice il nome, è in grado di regalare gioia e buonumore agli spettatori. Il protagonista è Pedro, un ragazzo solare appassionato di cinema con un problema alla vista che sembra però stabilizzato. Gestisce un cineforum in cui vengono proiettati di volta in volta film che dovrebbero aiutare chi ha bisogno di felicità. “Forrest Gump”, “Casablanca”, “L’attimo fuggente” ed altri capolavori come rimedio per i vari mali che affliggono le persone. Ma la sua idea riscuote poco successo, tanto che la sala utilizzata per le proiezioni diventerà una discoteca. Oltre a questa delusione, un giorno il ragazzo scopre di stare perdendo totalmente la vista e prende una decisione singolare: partire per un viaggio per realizzare, insieme ad alcuni amici, un film sulla vita. Gomyde, scrittore brasiliano, conteso da tanti editori europei, ci regala un libro che, con uno stile semplice ed immediato, comunica i valori dell’amicizia e della resilienza, esorta a non perdere mai la speranza, a cogliere le occasioni e a ricominciare, sempre.


La felicità arriva quando scegli di cambiare vita

di Raphaëlle Giordano

Il protagonista di questo romanzo è Maximilien, un manager alquanto arrogante ed egocentrico a cui verrà caldamente suggerito dalla sorella gemella di frequentare un corso dell’Accademia del sorriso, un centro gestito da Romane, una donna stravagante convinta che sia fondamentale combattere l’arroganza coltivando la gentilezza, verso sé stessi e gli altri. Dopo un’iniziale riluttanza, l’uomo si iscriverà e si troverà al cospetto di una variegata umanità dove forse l’unico tratto in comune, oltre a quello di essere umani, è il non essere felici. In questo testo, attraverso il dipanarsi della trama, Giordano ci dà utili istruzioni per la felicità. Piccoli gesti, buone pratiche, come il contatto con la natura o il coltivare la gratitudine, da inserire nella routine quotidiana per ritrovare, appunto, il sorriso. Ambientato nella romantica Parigi, questo romanzo dallo stile leggero ma incisivo fa seguito al grande successo di “La tua seconda vita comincia quando capisci di averne una sola”.


Una felicità semplice

di Sara Rattaro

Ci sono momenti della vita che, nel bene o nel male, segnano e portano ad un cambiamento, al passaggio da un prima a un dopo che sarà, per forza di cose, differente. Può accadere a seguito di un grave lutto, una malattia o, come accade a Cristina, la protagonista di questo romanzo, per lo shock di essere presa in ostaggio durante una rapina. In quel momento la donna ha come un’illuminazione sul senso della propria esistenza. Si vede e si analizza senza ritrosie: il suo rapporto con la figlia, la rinuncia all’amore dopo la perdita del marito, forse addirittura la rinuncia alla vita per il timore di non essere più felice. Nel leggere le riflessioni della protagonista e nel ripercorrere con i tanti flashback la sua storia si vivono emozioni e ci si commuove. Un romanzo che, con uno stile intenso, racconta di seconde occasioni, perdite e ripartenze e in cui tutti possiamo ritrovarci nell’essere bloccati fra possibilità e paura, speranza e rassegnazione.


Una specie di felicità

di Francesco Carofiglio

Non stava male. E questo era già qualcosa. È ciò che dice Carofiglio del suo personaggio ad un certo punto del libro. Non stare male è già una forma di felicità? È sufficiente? Giulio lavora come psicoterapeuta, ma nonostante la professione è poco aperto agli altri. Ha un matrimonio fallito che pesa sulle spalle, due figli con cui parla poco, non frequenta donne da tempo e prova risentimento e invidia per il padre che è mancato da poco, dopo aver lasciato la famiglia per vivere su un’isola con una donna molto più giovane; un padre così diverso da lui e che in un’ultima lettera, come un testamento, gli dice che l’amore è mettere la tua felicità nella felicità di qualcun altro. In questo trascinarsi di ordinario malcontento, Giulio si ritrova a dover curare il suo mentore, l’uomo che era stato il suo maestro che ora potrebbe avere problemi di memoria – o un passato a cui sfuggire – e nel frattempo fa la conoscenza della misteriosa Chiara, che entra ed esce dalla sua vita con energia e sensualità. In un susseguirsi di dialoghi schietti, Carofiglio racconta della difficoltà di vivere una vita insoddisfacente e di come, affinché questa possa cambiare, sia necessario non solo avvicinarsi agli altri, ma soprattutto lasciare che gli altri si avvicinino a noi.  


Ognuno di noi ha il diritto di cercare la felicità, passando attraverso un terreno minato di piccole e grandi infelicità.”

Francesco Carofiglio



La felicità del lupo

di Paolo Cognetti

L’autore milanese premio Strega Paolo Cognetti, come nei precedenti romanzi, ci porta in montagna e ce la fa respirare, annusare e toccare a tal punto da farla diventare uno dei protagonisti. Gli altri, qui, sono Fausto e Silvia. Lui, un quarantenne che, ritrovatosi single dopo il naufragio del proprio matrimonio, si ritira a vivere in un paese sul Monte Rosa e finisce, quasi per caso, per lavorare come cuoco in un ristorante. Lei, una cameriera ventisettenne che si avvicina alla montagna con un senso di scoperta. E poi c’è il lupo che, come Fausto, ritorna dopo tanto tempo, anche lui, come l’uomo – e come Silvia e gli altri personaggi secondari di questo romanzo – in cerca di qualcosa che lo renda felice. Un libro che cerca di rispondere alla domanda “Esiste un luogo per essere felici o la felicità è innanzitutto dentro di noi?”.


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