Trama

Lemuel Gulliver racconta la propria vita e i suoi viaggi in mare, dove si imbatte in popoli fuori dall’ordinario e rischia la pelle più volte.

L’incontro con questi personaggi diametralmente opposti porta il protagonista a fare dei paragoni con la sua (e nostra) società, evidenziandone i difetti e le contraddizioni presenti già all’epoca della stesura di questo romanzo.

Perché leggere questo libro?

• È divertente e incalzante 
• Rappresenta una satira sociale molto spesso sottovalutata
• È adatto ad una larga fascia d’età

Recensione completa

“I viaggi di Gulliver” è uno dei classici più nominati ma allo stesso tempo meno conosciuti della letteratura. Tutti hanno sentito parlare dei lillipuziani e ricordano la scena dove questo apparente gigante è inchiodato al suolo.

Quello che non viene quasi mai studiato è la chiara critica nei confronti di una società guerrafondaia e sovranista, dedita al mantenimento di dispute insensate da un punto di vista esterno.

Lilliput e Blefuscu (abitate da esseri minuscoli) vengono spesso identificate come Inghilterra e Francia, mentre le sciocche mode di palazzo non sono altro che una parodia delle lotte tra fazioni inglesi.  

Questa prima avventura e le successive conoscenze con esseri giganteschi, alieni e persino animali, portano il protagonista a disprezzare la sua stessa razza. Una critica severa ma stemperata dall’ironia dello scrittore.

Nonostante il libro rappresenti una burla nei confronti dei racconti d’avventura, tanto in voga nel ‘700, è rimasto negli anni un modello per questo genere e la scrittura chiara e semplicistica lo rende adatto anche ai più piccoli.