Trama
Un autore di sceneggiature si trasferisce, insieme alla moglie attrice e alla piccola figlia, in una casa isolata fra le montagne per completare l’ultimo lavoro. In contrasto con il luogo idilliaco, all’interno dell’abitazione inizieranno a manifestarsi strani ed inspiegabili eventi che porteranno ad un crescendo di angoscia nei personaggi e, mentre gli abitanti del paese suggeriranno al protagonista di andarsene, questi scoprirà che, forse, non è poi così facile.
Perché leggere questo libro?
- È un classico thriller del tipo “a scatola chiusa”
- Parte da elementi già usati per raccontare qualcosa di unico
- È di un autore già bestseller
Recensione completa
“Te ne dovevi” andare è un romanzo dello scrittore tedesco Daniel Kehlmann, già autore del bestseller “La misura del mondo” e di numerosi altri libri tradotti in varie lingue. Questo, collocabile nel filone thriller-horror ed uscito nel 2016, ma pubblicato lo scorso febbraio in una nuova edizione Feltrinelli, concentra in sole 96 pagine una narrazione inquietante e coinvolgente.
Il tema è un classico della letteratura del genere. La casa è infatti da sempre fonte di ispirazione per gli autori e qui, in particolare, ci sono dei rimandi al romanzo “Shining” di Stephen King. Non solo la casa situata fra le montagne, ma anche la strada da percorrere per raggiungerla, ricca di tornanti, il protagonista scrittore (anche se di sceneggiature), ci fanno subito venire in mente il capolavoro di King. Ciò comunque si può perdonare all’autore, sia perché risulta abbastanza inevitabile subire l’influenza del genio americano, vista anche la sua vastissima produzione, sia perché, a parte gli elementi citati, la storia riesce a prendere una svolta del tutto originale e a catturare il lettore, creando un clima di suspance e sconcerto. Senza spoilerare si può dire che la casa è davvero particolare, gli angoli non sono normali angoli e a volte sembra cambiare inspiegabilmente… Interessante il procedere parallelo della storia e della creazione della sceneggiatura da parte del protagonista, quasi un dualismo che potrebbe essere un escamotage per rendere la confusione psicologica del personaggio e trasmetterla al lettore.
Da questo romanzo è già stato tratto un film con l’attore Kevin Bacon intitolato “Ve ne dovevate andare”.
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